Domani 23 maggio alle ore 18 presso il cinema Gnomo di Via lanzone a Milano si proietterà il film in oggetto, interpretato da Paulinho, un ragazzo cresciuto nelle nostre opere...
Vale veramente la pena di vederlo.
O CONTADOR DE HISTÓRIAS
Stefania Barbieri
Sta per uscire nelle sale cinematografiche del Brasile um film che mi auguro arrivi presto anche da noi. Con il patrocínio dell’Unesco e il contributo di molte imprese e istituzioni il regista Luiz Villaça ha raccontato la storia vera dell’ex -“menino de rua” Roberto Carlos Ramos, ora pedagogo e grande cantastorie, conosciuto in tutto il Brasile.
Questa e’la chiave di lettura di tutta la storia, la frase pronunciata dall’ insegnante francese Margherit Duvas che conosce Robertro Carlos quando ha ormai collezionato oltre 100 fughe dalle istituzioni statali dove la madre l’aveva inserito all’eta’ di 6 anni.
La famiglia numerosa (12 figli) e la miseria l’avevano convinta a portare il figlio nella FEBEM, istituzione molto pubblicizzata dal Governo come luogo di istruzione privilegiata per chi non si poteva permettere gli studi (gli spot con enfasi propagandavano: se vuoi diventare professore, medico, ingegnere, vieni alla FEBEM, ma non era nulla piu che una specie di istituto di correzione!)
Questa stessa frase e’ogni giorno nella istituzione educativa , una delle Opere Educative Don Giussani, nella città di Belo Horizonte, che accolgono attualmente circa 1.000 tra bambini e adolescenti di quartieri poveri (Le favelas)e le loro rispettive famiglie. L’anima delle opere Don Giussani , sostenute da AVSI e da molti amici e’ Rosetta Brambilla, lombarda doc, brasiliana di vocazione.
Da qualche anno e’ sorto il Centro Socioculturale Alvorada per dare continuità al percorso educativo iniziato con le Opere Educative Jardim Felicidade : l’intento principale è quello di offrire ai ragazzi e ai giovani una compagnia quotidiana in vista dello sviluppo globale della loro personalità. Ma cosa há a che fare questo col film.
Uno degli attori principali del film e’ Paulo Henrique Cândido Mendes, 13 anni, che interpreta la fase adolescente del protagonista e Paulinho, come é chiamato da compagni ed educatori e’ proprio uno dei ragazzini del Centro Alvorada.
Una delle proposte piu significative offerte dal centro ai ragazzi iscritti e’la Scuola di teatro, attiva da circa 9 anni e condotta dal prof. ROBSON FERREIRA. Il progetto di teatro (per il quale e’ diventato purtroppo difficile trovare finanziamenti) offre una strada nell’arte drammatica a 200 bambini e giovani del Conjunto Jardim Felicidade, uno dei quartietri piu bisognosi della regione Nord di Belo Horizonte. Di tutti questi, circa 50 giovanihanno dato vita alla Compagnia Teatrale Alvorada, che há giá come esperienza alcune pièces e letture di poesia e testi letterari come “Morte e vida Severina”, di João Cabral de Melo Neto, e “Escola de Mulheres”, di Molierè.
“Il cinema completa il lavoro del teatro ampiando gli orizzonti dell’arte scenica, a partire dall’uso di abiti da scena, delle luci, dei set e del trucco”, spiega il supervisore generale del progetto Marília Salgado. Racconta che Paulinho è stato “scoperto” grazie ad una delle assistenti del corso, una giovane attrice che aveva saputo della necessità di selezionare tre attori di 6, 13 e 19 anni, per il ruolo del protagonista, Roberto Carlos, nelle diverse fasi della sua vita. Per scegliere si è arrivati a proviare circa mille bambini ed abolescenti delle scuole di teatro, delle ONG che hanno progetti sociali nelle periferie e nelle favelas di Belo Horizonte.
“Siamo preoccupati del rischio che porta con sé la fama improvvisa, problema di cui parla spesso il professore di teatro. Però, finora il ragazzo non sembra risentirne. Ci teniamo in contatto continuo con Paulinho; lui può rivolgersi ad ognuno di noi per qualsiasi cosa. “
E Paulinho continua a frequentare il Centro Alvorada, al centro della favela in cui abita. All’anteprima del film c’erano gli educatori e i coordinatori del centro, commossi, alcuni compagni entusiasti, i suoi genitori e fratelli emozionati. Chissa’ se anche lui, come Roberto Carlos Ramos, dedichera’ la sua vita ai bambini che vivono a rischio di esclusione sociale, certamente non potra’ dimenticare il sorriso e l’ abbraccio ricevuto ogni giorno quando varca il portone del centro. Anche la sua vita, come quella di Roberto Carlos, e’ stata cambiata da un incontro, l’incontro con qualcuno che guarda il bambino che ha davanti con il desiderio di aiutarlo a raggiungere cio’ che desidera, la felicita’.
Non e’ a caso che il luogo in cui e’ cresciuto si chiami proprio Jardim Felicidade, e non e’ un caso che 40 anni fa una donna brianzola sia arrivata qui per compiere il proprio desiderio di felicita’, non e’ un caso, e’ storia.
Per il trailer del film http://wwws.br.warnerbros.com/ocontadordehistorias
Stefania Barbieri
Sta per uscire nelle sale cinematografiche del Brasile um film che mi auguro arrivi presto anche da noi. Con il patrocínio dell’Unesco e il contributo di molte imprese e istituzioni il regista Luiz Villaça ha raccontato la storia vera dell’ex -“menino de rua” Roberto Carlos Ramos, ora pedagogo e grande cantastorie, conosciuto in tutto il Brasile.
La famiglia numerosa (12 figli) e la miseria l’avevano convinta a portare il figlio nella FEBEM, istituzione molto pubblicizzata dal Governo come luogo di istruzione privilegiata per chi non si poteva permettere gli studi (gli spot con enfasi propagandavano: se vuoi diventare professore, medico, ingegnere, vieni alla FEBEM, ma non era nulla piu che una specie di istituto di correzione!)
Questa stessa frase e’
Da qualche anno e’ sorto il Centro Socioculturale Alvorada per dare continuità al percorso educativo iniziato con le Opere Educative Jardim Felicidade : l’intento principale è quello di offrire ai ragazzi e ai giovani una compagnia quotidiana in vista dello sviluppo globale della loro personalità. Ma cosa há a che fare questo col film.
Uno degli attori principali del film e’ Paulo Henrique Cândido Mendes, 13 anni, che interpreta la fase adolescente del protagonista e Paulinho, come é chiamato da compagni ed educatori e’ proprio uno dei ragazzini del Centro Alvorada.
Una delle proposte piu significative offerte dal centro ai ragazzi iscritti e’la Scuola di teatro, attiva da circa 9 anni e condotta dal prof. ROBSON FERREIRA. Il progetto di teatro (per il quale e’ diventato purtroppo difficile trovare finanziamenti) offre una strada nell’arte drammatica a 200 bambini e giovani del Conjunto Jardim Felicidade, uno dei quartietri piu bisognosi della regione Nord di Belo Horizonte. Di tutti questi, circa 50 giovanihanno dato vita alla Compagnia Teatrale Alvorada, che há giá come esperienza alcune pièces e letture di poesia e testi letterari come “Morte e vida Severina”, di João Cabral de Melo Neto, e “Escola de Mulheres”, di Molierè.
“Il cinema completa il lavoro del teatro ampiando gli orizzonti dell’arte scenica, a partire dall’uso di abiti da scena, delle luci, dei set e del trucco”, spiega il supervisore generale del progetto Marília Salgado. Racconta che Paulinho è stato “scoperto” grazie ad una delle assistenti del corso, una giovane attrice che aveva saputo della necessità di selezionare tre attori di 6, 13 e 19 anni, per il ruolo del protagonista, Roberto Carlos, nelle diverse fasi della sua vita. Per scegliere si è arrivati a proviare circa mille bambini ed abolescenti delle scuole di teatro, delle ONG che hanno progetti sociali nelle periferie e nelle favelas di Belo Horizonte.
“Siamo preoccupati del rischio che porta con sé la fama improvvisa, problema di cui parla spesso il professore di teatro. Però, finora il ragazzo non sembra risentirne. Ci teniamo in contatto continuo con Paulinho; lui può rivolgersi ad ognuno di noi per qualsiasi cosa. “
E Paulinho continua a frequentare il Centro Alvorada, al centro della favela in cui abita. All’anteprima del film c’erano gli educatori e i coordinatori del centro, commossi, alcuni compagni entusiasti, i suoi genitori e fratelli emozionati. Chissa’ se anche lui, come Roberto Carlos Ramos, dedichera’ la sua vita ai bambini che vivono a rischio di esclusione sociale, certamente non potra’ dimenticare il sorriso e l’ abbraccio ricevuto ogni giorno quando varca il portone del centro. Anche la sua vita, come quella di Roberto Carlos, e’ stata cambiata da un incontro, l’incontro con qualcuno che guarda il bambino che ha davanti con il desiderio di aiutarlo a raggiungere cio’ che desidera, la felicita’.
Non e’ a caso che il luogo in cui e’ cresciuto si chiami proprio Jardim Felicidade, e non e’ un caso che 40 anni fa una donna brianzola sia arrivata qui per compiere il proprio desiderio di felicita’, non e’ un caso, e’ storia.
Per il trailer del film http://wwws.br.warnerbros.com/ocontadordehistorias
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